lunedì 25 settembre 2017

ICO INITIAL COIN OFFERING COME FUNZIONANO?

Un ICO (Initial Coin Offering, offerta iniziale di monete) è un concetto recente di progetti di crowdfunding nel settore delle criptovalute.

Comunemente chiamato “crowdsale“, viene lanciato da un’azienda che rilascia il proprio progetto e richiede un finanziamento dalla rete grazie a utenti che acquistano gettoni. Solitamente vengono rilasciati un certo numero di tokens e successivamente rivenduti al pubblico, più comunemente in cambio di Bitcoin e Ethereum, ma non sempre è escluso il denaro.

Di conseguenza, l’azienda ottiene il capitale per finanziare lo sviluppo del prodotto e i membri ricevono le loro ricompense se il prodotto avrà successo.
Il primo progetto di lancio di una ICO è datato 2013 con il nome di Mastercoin, riuscito a procurare 5 milioni di dollari in Bitcoin vendendo i propri tokens. Molte altre aziende hanno seguito l’esempio, come Ethereum nel 2014, o Waves nel 2016.

Anche Ethereum a suo tempo è stata distribuita grazie al crowdsale.

 Il lancio di Ethereum è durato dal 22 Luglio al 2 settembre 2014 ed ha permesso di distribuire 60 Milioni di Token per un controvalore di $18 milioni in BTC.
La crowdsale si svolge in un periodo limitato. Il valore del token è solitamente imposto dall’ente che emette la criptovaluta.
Ad esempio, durante l’ICO di Ethereum nel 2014, i token sono stati venduti a un prezzo di $ 0.3 / $ 0.4 per gettone. La piattaforma principale del progetto è stata rilasciata nel luglio del 2015, il prezzo di ciascun gettone è aumentato in modo significativo, raggiungendo i 388 dollari il 13 giugno 2017.

Tuttavia, dovremmo  tenere presente che i profitti non sono garantiti. 

 Una campagna ICO potrebbe fallire per vari motivi. Anche se avesse successo, c’è la possibilità che gli sviluppatori non saranno in grado di consegnare un prodotto finale. Questo è un rischio che tutti i partecipanti all’ICO devono tener conto quando decidono di contribuire a qualsiasi campagna.
Ci sono diversi segni di un progetto potenzialmente fraudolento: sviluppatori anonimi, la mancanza di un portafoglio di riserva e obiettivi poco chiari o non realistici.

 Le differenze tra Ipo e Ico

Sebbene le due parole siano simili, le differenze tra i due sistemi di finanziamento sono molte. A partire proprio dal tipo di valuta che si utilizza: con l’Ipo per acquistare le azioni di un’azienda si utilizza la moneta della Nazione dove l’impresa si sta quotando (dollari, euro, sterlina), mentre con l’Ico si utilizza la criptovaluta (Bitcoin ed Ethereum). Altra grande differenza è la mancanza di un istituto di vigilanza che controlli gli scambi finanziari tra investitori e aziende. Nel mercato azionario “normale” c’è la Consob (in Italia), in quello delle criptovalute nessuno. Per le piccole e medie imprese in cerca di finanziamenti, l’Ico è sicuramente uno dei metodi più veloci presenti nel panorama finanziario. Non è necessario presentare nessun documento per dimostrare l’affidabilità dell’azienda e inoltre cedendo i token non si stanno vendendo quote dell’impresa. In caso di flop a rimetterci sono solamente gli investitori.

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